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“I cacciatori di birre” nel cuore del Cilento

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“L’avanzata “brassicola” è un fenomeno che non può essere più sottovalutato e che sta raggiungendo lentamente anche i territori del mezzogiorno italiano, dove puntualmente si trova una sensibilità di qualche decennio inferiore rispetto alle ondate di moda eno-gastronomica che segna i paesi dell’alta Italia. Ma come la storiografia vitivinicola insegna che i nostri vini, come i grandi Taurasi o Greco di Tufo, non hanno niente da invidiare a qualsiasi Brunello di Montalcino o Cervaro, così il ciclo si ripete anche per la produzione brassicola.

Come si può facilmente evincere dal censimento sul sito Microbirrifici di Brew Pub, birrifici artigianale e Brew Firm ( ossia persone che firmano solo la ricetta di una birra e successivamente la producono in un altro birrificio artigianale), Lombardia e Piemonte detengono un primato davvero alto, con un numero pari rispettivamente a 78 e a 106, e a seguire abbiamo( con numero pari a circa 50 enti per regione) la Toscana, il Veneto e l’Emilia Romagna. Il resto delle altre regioni italiane invece hanno numeri mediamente bassi e ci si aspetterebbe che la Campania sia tra queste regioni con numero poco dignitoso; invece con molto orgoglio il numero degli enti brassicoli è di 36, con una notevole quota di birrifici artigianali. Stupefacente risultato; eppure se domandassimo alle persone in giro per la Campania quante birre artigianali locali hanno degustato mediamente, la risposta sarebbe credo davvero avvilente; è da notare infatti che sono ancora pochi i Pub nel circuito campano che hanno una buona media di birre artigianali italiane, dunque quasi impossibile trovare un’eventuale carta delle birre Campane. Come se non bastasse è anche relativamente difficile trovare distributori attrezzati dove sia possibile trovare e acquistare questi prodotti (dovrebbero creare una specie di Brew-teca, sperando che i lettori perdonino il mio neologismo azzardato). Invece è proprio nel cuore del Cilento, ad Agropoli che il 14 dicembre del 2012 è stata inaugurata l’apertura dell’attività dei Beer Hunters, due giovani ragazzi che gestiscono la distribuzione di oltre 20 birrifici quasi tutti di nazionalità italiana tramite anche un sito on-line, BEER SHOP ITALIA. Quando sono venuto a conoscenza della loro attività sono rimasto stupito al pensiero che proprio nelle nostre zone, discriminate e penalizzate dalla poca sensibilità verso innovazioni nel campo eno-brassicolo-gastronomico, sia stato possibile trovare una realtà davvero all’avanguardia. I due giovani ragazzi si chiamano Carmine e Silvio Carnicelli, e direi davvero giovanissimi rispetto alla loro grande professionalità e conoscenza che hanno delle birre. Grazie al loro lavoro è possibile valorizzare il concetto stesso di birra artigianale, ossia un prodotto fatto con materie prime pregiate e con accurate scelte per il luppolo , impiegando talvolta tecniche di produzione caratteristiche della zona di provenienza. Per i beer hunters (termine preso a prestito dal libro di Michael Jackson sulle birre, il “Totem” per chiunque voglia iniziare ad intraprendere un approccio in questo settore) il motivo principale per la loro attività è quello di dare la possibilità a chiunque di degustare birre Campane, ed il loro lavoro di certo non è facilitato dalla poca conoscenza e sensibilità che “NOI CONSUMATORI LOCALI” abbiamo riguardo a questo tema. La nuova generazione di ristoratori, bar-tender, enotecari dovrà davvero impegnarsi per cercare di “istruire” il palato dei clienti al fine di promuovere i prodotti del nostro territorio, che risultano essere davvero unici e particolari nei loro componenti organolettici. E per concludere questo articolo nell’ottica patriottica, il Cilento possiede un brew pub a Castelnuovo Cilento, il FieJ dove è sia possibile vedere l’impianto per la produzione della birra che consumare dei prodotti dell’alta gastronomia Cilentana; poi abbiamo Iris birra a Palinuro, il Birrificio del Vallo nell’entroterra Cilentano e il magnifico Birrificio Dell’aspide nella zona di Roccadaspide di Vincenzo Serra, che con il suo ininterrotto lavoro offre un contributo davvero lodevole alla valorizzazione del nostro territorio.

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